mercoledì 28 luglio 2010

L'indole della crocerossina

Nonostante io non sia più una ragazzina ancora non mi è chiaro come facciamo noi donne a rovinarci la vita per un uomo.
Si possono leggere mille libri e vedere innumerevoli film sull'argomento, sentire le tristi esperienze di altre, ma ognuna di noi si è consciamente immolata per un uomo, alcune sono anche recidive...


Mah... c'è stato un periodo della mia vita, per fortuna molto lontano ormai, in cui io mi invaghivo sempre dello stesso tipo d'uomo: preferibilmente sposato o almeno fidanzato in casa, in cura da uno psicanalista, con sbalzi di umore non mitigati dal pesante uso di Lexotan, pieno di sensi di colpa e di rimpianti per non meglio definite occasioni perdute che lo avevano segnato indelebilmente.

Mi plasmavo per loro, assecondavo ogni loro desiderio e sopportavo solitudine e malumori con stoica pazienza. Giustificavo qualsiasi mancanza e cosa più grave, mi illudevo che sarebbero cambiati per me.

Nessuno cambia. Questa è la lezione che ho imparato.

Noi i difetti dell'uomo che abbiamo scelto li vediamo subito...facciamo solo finta eventualmente di non vederli: ci raccontiamo delle favole sulla possibilità di miglioramento e su eventi miracolosi che sistemeranno tutte le questioni in sospeso.

Bisogna farsi furbe: innamorarsi dei difetti del proprio uomo.
E guai se cambia!
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