martedì 14 settembre 2010

Turista virtuale

Fin da piccola ho sempre trovato divertente sfogliare atlanti o guardare mappamondi.
Immaginavo molti dei viaggi che poi ho fatto da grande e sognavo paesaggi e città di cui avevo letto o che avevo visto solo alla televisione o al cinema.

Sulla parete del mio ufficio c'era un planisfero gigante ed era fonte di grandi voli con la fantasia e desideri di fuga.

Adesso la mia scoperta è Google Earth e ancora meglio Google Maps-modalità Street View.
Quale meraviglia meravigliosa poter cliccare su un qualsiasi punto del mondo e sentirsi precipitare fino a vedere in dettaglio le case, i campi, i monumenti più famosi e le cose più incredibili che la natura e l'uomo hanno creato.

Seguire il corso del Nilo e vedere le Piramidi, attraversare l'East River e  fare un giro a Manhattan, fermarsi proprio davanti la vetrina di Tiffany...

Mi sento come il protagonista di Jumper, che si sedeva a meditare sulla Sfinge o sul quadrante del Big Ben.
Devo stare attenta perchè l'appetito vien mangiando, e se inizio solo pensando di farmi un giretto a Beverly Hills, giusto per vedere chi ha la piscina più grande, poi mi ritrovo a visitare la baia di Sidney o Nazca per dare la mia interpretazione alle sue misteriose linee.

Questa mattina ho percorso Onslow Gardens, a Londra, dove ho abitato per 5 mesi dopo la maturità.
Una volta tanto sembra rimasto tutto come una volta... solo le auto parcheggiate sono cambiate.

Sono indecisa... pranzo al Fisherman Wharf di San Francisco o in Piazzetta a Capri?
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1 commento:

  1. Ah mamma! Come ti capisco *-*
    Lo faccio un sacco di volte anche io :D

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