sabato 30 ottobre 2010

Green therapy

Quando inizia questa stagione è facile farsi prendere da un minimo di sconforto.
Le giornate si accorciano bruscamente, la mattina c'è troppo freddo per uscire volentieri dal letto, il tempo o è nebbioso o piovoso.

Una delle strategie per "tirarmi su" è andare a fare un giro in un grande vivaio che c'è nelle vicinanze.

Appena entrati si viene circondati da un'atmosfera tropical-scic, fatta di mobili di vimini e oggetti di artigianato africano o simili, che mai comprerei, ma che ti trasportano subito lontano, al caldo.
I padiglioni si susseguono, tra arredamenti da giardino e terrazzo, gazebi e super barbeque, e finalmente si arriva a quelli delle piante.

Il primo è quello delle piante grasse e succulente.  Si va dalle gigantesche opuntie alle più microscopiche mammillarie, passando per le forme più strane, spinose e non, con fiori pazzeschi o contorte lanuggini che le coprono ad arte.
Un giardino "del deserto" può essere magnifico e io lo so per certo. Infatti quando ho attraversato l'Arizona, durante un bel viaggio nel sud ovest degli States, ho visto ville stupende simili ad haciende messicane, non circondate da prati ma da zone a pietrisco con enormi saguaro ed ogni tipo di cactacea.
Senza contare la comodità di non dover tagliare l'erba.

Poi si passa al padiglione delle piante da orto e da interni. Qui bisogna resistere.
Infatti le piante da appartamento possono essere costosissime ed hanno la caratteristica di essere belle solo nel vivaio e di trasformarsi in cadavere nel giro di poche settimane, nonostante cure assidue e paroline dolci.
Vani sono stati i tentativi di far sopravvivere le orchidee, caladio e ficus pumila, operazioni che riescono solo a Nero Wolfe.
Con tronchetti della felicità e pothos le cose vanno meglio, si riesce perfino a moltiplicarli, con grande soddisfazione e orgoglio.

Il padiglione più "corroborante" è quello dei fiori stagionali.  Lì l'occhio gode. E' un tripudio di colori e profumi e in fondo, con pochi euro, ti porti a casa l'allegria.
In questi giorni ci sono le viole, spettacolari, e poi ciclamini, eriche, peperoncini ornamentali, mini arbusti pieni di bacche rosa o rosse.  Se si è fortunati durano fino ad aprile e rallegrano il balcone durante l'inverno.
Un'altra bella cosa da fare adesso è piantare i bulbi primaverili.  Gli scegli tra le mille qualità di tulipani, narcisi, crochi, li pianti e te li dimentichi.  In marzo cominci ad avere le prime piacevoli sorprese.

In fondo come dice quel proverbio cinese:

Se vuoi essere felice un giorno, ubriacati;
se vuoi essere felice tre mesi, ammazza il maiale;
se vuoi essere felice sei mesi, sposati;
se vuoi essere felice tutta la vita,
diventa giardiniere." .
.

Nessun commento:

Posta un commento