giovedì 30 dicembre 2010

Cosa si fa all'ultimo?

Questa per anni è stata la domanda alla quale occorreva dare risposta già ai primi di dicembre.

Ricordo quando con le mie cugine gemelle macinavamo vasche su vasche da Piazza Bra a Piazza Erbe, nella speranza di incontrare qualche amico, ma anche solo qualche conoscente, che ci invitasse alla festa “giusta”.

Il più delle volte la festa “giusta” era un'altra, dato che spesso mi sono ritrovata a desiderare solo di tornare a casa a dormire.

Perchè l'ultimo dell'anno è come la domenica ne “Il sabato del villaggio”. Le cose più belle sono l'aspettativa, i preparativi e i sogni che l'accompagnano.

Ricordo lezioni di disco dance, prove trucco e abito, ansie da possibili nuovi e decisivi incontri...
Non ho mai conosciuto persone interessanti ai vari cenoni e balli, ma sicuramente un gran numero di sfigati, maniaci alticci, attaccabottone noiosi, gente che vomitava prima di mezzanotte o che sonnecchiava negli angoli.

Le feste più belle per me sono state altre. Quelle di carnevale in maschera per esempio, oppure quelle di compleanno o anche quelle senza motivo. Sicuramente le migliori perchè inaspettate.

I peggiori capodanni sono stati:

al primo posto quello in cui, pagato in anticipo il biglietto per una sciccosissima festa in villa veneta, mi sono ritrovata fuori nel fango, impossibilitata anche solo ad entrare dato che c'erano 1000 persone ma la capienza per 200... Ero a casa prima di mezzanotte con un paio di decoltè di camoscio distrutte e le calze smagliate.

Poi quello in cui un deficiente dopo il brindisi ha cominciato a lanciarmi petardi sui piedi incendiandomi la sottogonna di tulle e beccandosi un pugno sullo zigomo.

Last but not least, quello in cui io e mio marito la mattina del 31 ci siamo svegliati col mal di pancia e abbiamo vomitato tutto il giorno. Si è dovuto disdire la cena tra amici già organizzata, mettere tutto nel freezer e subire pure il senso di colpa per aver tirato il bidone agli invitati...

In ogni caso: Buon Anno!


..

1 commento: