mercoledì 25 maggio 2011

Le vie dell'amore

Eccomi qui, fresca e riposata (?) di ritorno dalla Riviera Ligure.
Bello è stato bello, però che stancata!

E' sempre così, i giorni sono pochi, le cose da vedere tante e il fisico è quello che è.

Ci si è messo anche questo caldo torrido a completare l'opera e quindi questi benedetti paesini delle Cinque Terre ce li siamo proprio sudati.

Macchina in parcheggio coperto carissimo, gambe in spalla e andare.
Su e giù per caruggi e scale, tante scale.
Chilometri per stradine sterrate, dove per darmi la carica recitavo a mente "Meriggiare pallido e assorto" di Montale, il sole a picco e una marea di turisti da tutto il mondo (ma non lavorano mai?!?).

Comunque l'inizio era stato incoraggiante: da Riomaggiore a Manarola c'è la famosa "Via dell'amore": 850 metri da percorrere agevolmente in piano, lungo la costa, circondati dai profumi della macchia mediterranea, con scorci struggenti tra mare, scogli e gabbiani...

Ed è quasi così...se non fosse che i luoghi degli innamorati al giorno d'oggi sono ormai sempre sinonimo di lucchetti e scritte sulle pareti.

C'è da dire che molti di questi romanticoni hanno sfidato le leggi della fisica per riuscire ad attaccare il proprio lucchetto: ce n'erano a diversi metri di altezza, sulle reti che fermano le possibili frane, su tiranti di acciaio in bilico sul mare e poi gli scrittori, altra categoria che si è data da fare con grande inventiva.
Intere foglie di agave incise con cuori e nomi, la dura pietra di ardesia scalfita in ogni punto, biglietti attaccati col chewing gum... insomma è o non è la Riviera dei Poeti?!

Alla fine del percorso ho stilato la mia personale classifica: vince il premio "fidanzato più romantico" Giulia.

Menzione speciale ad un anonimo spagnolo, per aver sintetizzato in un'unica frase l'amore indissolubile:

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