domenica 2 ottobre 2011

Inseminator

No, non sto parlando di Berlusconi, ma di un 33enne avvocato americano che, avendo in passato donato sperma per pagarsi l’università, ha scoperto di essere padre di 75 figli e di poter raggiungere presto la quota di 130/140 (Corriere.it). 

Beh, potrà dire di aver superato Attila ed i suoi 100 discendenti!

Al di là delle battute, questa notizia mi ha fatto pensare molto.

Negli ultimi anni la fecondazione assistita ha fatto passi da gigante e forse anche passi più lunghi della gamba.

Tra uteri in affitto, genitori omosessuali, madri surrogate, donatori di sperma a scopo di lucro, cure per la fertilità oltre i 50anni e via dicendo, siamo quasi arrivati a quei film di fantascienza, dove si vedevano fabbriche di neonati sotto vetro, allevati come polli, geneticamente perfetti, cresciuti fuori da ogni contesto famigliare “normale”.

Io non sono una bacchettona, anzi, però di fronte a certe notizie resto perplessa.   
Per esempio: 140 fratelli, più o meno coetanei, forse avranno la possibilità di incontrarsi, di innamorarsi, senza sapere di essere consanguinei, visto che non è obbligatorio informarsi prima sulle proprie origini. 

Passiamo sopra anche all’incesto? Tanto tra i cavalli si fa e forse lo facevano anche i faraoni…

Poi ci sono ovuli che sono potenziali eredi di fortune. Mamme che si pentono di aver affittato l’utero e vogliono tenersi il figlio, già regolarmente pagato. 

E la cosa più naturale: figli che vogliono conoscere i loro veri genitori biologici. 
Perché è vero che conta tantissimo l’ambiente in cui cresci e le persone che ti curano dall’infanzia, ma è perfettamente legittimo il desiderio di incontrare chi veramente ti ha passato quei geni specifici, quelli che ti fanno avere passione per la musica piuttosto che per la matematica. 
Quelle lentiggini, quel tipo di fisico e perché no, quel carattere.

Penso che si stia giocando col fuoco. 
Qualcuno avrà bisogno di un rene o di un trapianto di midollo ed andrà in cerca di consanguinei che neppure lo conoscono, pretendendo una donazione magari. Qualcun altro chiederà prestiti a fratellastri che hanno fatto fortuna.

Dov’è il confine tra donare il miracolo di una maternità a chi non può averla naturalmente e la smania di procreare ad ogni costo, decidendo tempi e modi a proprio piacimento?
.
.
.



4 commenti:

  1. Il confine non c'è più. E penso da molto tempo. Adesso si iniziano a vedere i risultati di queste scelte e decisioni a volte del tutto sconsiderate.
    La mia paura è questo è solo l'inizio di qualcosa di ben peggiore. Penso che non ci sia fine all'egoismo umano, e che ad un certo punto di vista, se non viene imposto un freno dall'alto tutto può solo portare alla distruzione. Ma chi può mettere un freno in questi casi ? Penso solo la natura...
    Nel film che ho visto ieri " i ragazzi stanno bene" , il figlio biologico fa una domanda al padre inseminator ritrovato ...PERCHE' ? La risposta è stata prima che l'ha fatto per un discorso economico, poi che forse pensava che fosse piu' utile che donare il sangue, insomma alla fine si sentiva superiore, per aver donato questo... "seme" ai persone "poverette" che non avrebbero potuto realizzare il loro desiderio..
    Bisogna vedere tutto il film per capire che alla fine, questo tipo di Egoismo, mascherato da falsa umanità/bontà/donazione... NON VINCE.
    Perche' alla fine vince la famiglia, non classica ma che ha allevato e cresciuto i figli... E il donotare, viene rispedito al "mittente", perchè se desidera si impegni e si responsabilizzi in una sua di vita.
    Ma questo e' un FILM...CARINO e soprattutto INTELLIGENTE.
    Donare lo sperma non penso che sia come donare il sangue. Doni qualcosa di cui dopo non puoi non sentirti in coscienza piu' responsabile. Se una COSCIENZA ce l'hai. Ovviamente, se alla base c'e' solo uno scambio commerciale... Tutti questi discorsi cadono. Bisognerebbe fare un'attenta analisi del soggetto che DONA, ma... non penso venga assolutamente fatta. Perche' alla fine interessa solo il business che se ne ricava per tutta la "faccenda"...
    E' questione di coscienze, di etica... tutte parole molto demodè di questi tempi !

    Guardati il film se hai occasione, e' davvero carino !

    RispondiElimina
  2. Io sono una biologa, non nego che questi progressi scientifici mi affascinano molto.
    E' chiaro però che tutto debba assolutamente essere gestito secondo etica, altrimenti il mondo se ne va a rotoli.
    Credo però che sia meraviglioso per una coppia che non può avere figli avere la possibilità di una maternità biologica, anche se sostengo da sempre l'adozione. Libertà, fino al confine della libertà altrui.
    Vorrei però porre una domanda: quanti uomini secondo voi sono andati e vanno in giro per il mondo a spargere il loro seme mediante atti "naturali", secondo il libero amore, concependo figli che sono inconsapevoli fratelli e sorelle??? Anche questi potrebbero incontrarsi e innamorarsi...
    Laura A.A.

    RispondiElimina
  3. Già...l'etica, di questi tempi in grande declino.
    Io sono favorevole alla fecondazione assistita, ma con certi "paletti" almeno. Ricavare 140 figli da un unico donatore è pazzesco. Dubito che il donnaiolo più incallito produca così tanti eredi!

    RispondiElimina
  4. Sono d'accordo. Sono una scienziata super liberale, ma credo che il limite si sia superato. Qui in California l'anno scorso c'e' stata la octomom, la donna che ha avuto 8 gemellini da una fecondazione in vitro. Il problema e' che la scienza fa il bene e mette l'uomo nelle condizioni di migliorare, pero' c'e' il rischio di passare il limite. Ma qual e' il limite? Nel caso della octomom (e adesso anche del donatore di sperma) possiamo imporre un numero di figli massimo? Chi deve imporre il numero? E qual e' il numero ideale? Non sono problemi etici di facile soluzione, purtroppo.

    RispondiElimina