venerdì 25 gennaio 2013

Manine d'oro



Devo raccontarlo.  

Oggi, se possibile, sono più alta. 
Lo sguardo più fiero e l'autostima risalita in superficie.

No, non ho conseguito una laurea e neppure sono stata intervistata quale blogger dell’anno.

Sono riuscita ad aggiustare la tapparella da sola.

Ridete?  

Io, per chi ancora non lo sapesse, sono una vedova bianca.
Ho un caro marito che lavora a Milano (quando gli va bene, altrimenti anche in giro per l’Italia o la Germania o la Svezia o peggio) e torna a casa il venerdì sera.

Questa settimana invece è stato più fortunato: è dovuto partire per la Germania domenica mattina e dopo tre giorni è tornato a Milano per ripartire il giorno dopo per la Toscana dove si sta svolgendo il kick-off annuale della sua azienda che dura fino a sabato dopo pranzo.

Quindi la sottoscritta doveva stare con la tapparella della portafinestra del salotto chiusa per 4 giorni (il cupo dramma è avvenuto martedì sera).

Chiamare un tecnico non era possibile. A casa mia non si fa. 
Come ho scritto qui, ho sposato Bob Aggiustatutto e quindi sarebbe stato offensivo ed inutilmente dispendioso.

Però non volevo aspettare. 
Le mie adorate piante ne avrebbero sofferto e poi era una questione di principio.

Ho il mio set di attrezzi personale. 
Una meravigliosa scatoletta con un manico universale dove si applicano tutti i tipi di cacciavite e gira bulloni, pinze ed altri ammennicoli misteriosi.

Pensavo che si fosse arrotolata la corda intorno al meccanismo a molla, dato che era già successo.

“E’ un gioco da ragazzi” mi dicevo, sbruffona. 
Invece dopo aver tolto la piastra di copertura ho visto che la corda non aveva problemi.   
Allora ho estratto tutto il pezzo, tolto la corda e cominciato a guardarlo aspettando che mi dicesse cosa aveva che non andava.
Taceva. L’ho aperto.  La molla era spezzata di netto. 

Così mi sono fatta forza e sono andata nel negozio che odio di più: Brico Io, dove mio marito mi trascina più spesso di quanto vorrei (ne ho parlato qui) e dove mi sembra di conoscere per nome tutti gli accessori del Dremel ed i tipi di punte da trapano.

Ho trovato il pezzo e sono tornata a casa dicendomi che avrei aspettato mia figlia, perché in due è meglio. 
Ma non ce l’ho fatta e così ho agganciato la corda al nuovo meccanismo ed aiutandomi con la spalla e con i denti ho riavvolto la tapparella pesantissima fino alla fine.
Imprecando e sbuffando l’ho reinserito nel muro e avvitato due viti lunghissime che per farmi dispetto sono diverse, testa a stella e testa a taglio, ho sistemato il tutto, mostrina di ottone compresa.

Funziona.  Con un sorriso ebete l’ho provata un paio di volte e ha retto.

Unico spettatore Tabù, alquanto infastidito da tutto il rumore che ha disturbato il suo sonnellino mattutino.

Adesso chi mi ferma più? Il fuoco centrale del piano cottura è rotto da anni. 
Potrei smontarlo e vedere cosa non funziona…
Se sentite di una casa che è saltata in aria per una fuga di gas, saprete il perché.

E’ stato bello conoscervi.
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7 commenti:

  1. Ganza, complimenti!!! Che ricordi, pensa che io sono cresciuta in una famiglia dove mio padre non sa cambiare una lampadina e l'aggiustatutto è mia mamma.. non sai quante volte ho smontato con lei il meccanismo delle tapparelle ma se dovessi farlo adesso non saprei che fare. Il fatto è che io assomiglio a mio padre... infatti ho sposato un aggiustatutto, mica scema!
    E' stato bello anche per me conoscerti! ;)

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    1. Lallabel, anche dai miei l'aggiustatutto è mia mamma!!!

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  2. MITIKA!
    ogni tanto ci provo anch'io .....
    ed è per questo che girano nelle nostre case tanti "ometti" aggiustatutto che no sono i nostri mariti

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  3. PS proprio mentre leggevo e commentavo i tuoi successi, sei passata da me.
    Grazie e a presto!

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  4. Se padroneggi i segreti della tapparella, ti sei guadagnata la medaglia al valore di Brico Io! Pssss... chiudi il gas prima di armeggiare col fornello, potresti sopravvivere!

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  5. L'altra sera si è "spacchettata" del tutto la tapparella... il Franz tra uno sbuffo, un ..zz... e un pestone del martello sul dito ha proceduto ad operare... io ho avuto l'oneroso compito di fare la "ferrista"... ma ho guardato bene cosa faceva, ora se succede di nuovo potrei intervenire anch'io, potrei... ma se invece ti invito a Roma e ci pensi tu?

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  6. ah ah troppo divertente, Bob aggiustatutto. Sai che esiste un'associazione dal nome "Mariti in affitto" Un gruppo di uomini, senza una qualifica specifica, si sono messi a disposizione delle casalinghe disperate per risolvere lavoretti di questo tipo. Sei pronta per aprire la tua agenzia "Mogli in affitto" :)

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