mercoledì 6 novembre 2013

Di Vivien Leigh, Rossella e Via col vento

Ieri Vivien Leigh avrebbe compiuto 100 anni. 
Tra la marea di notizie pubblicate dai vari giornali io mi voglio soffermare su questa, piccola e insignificante per i più.

Vivien Leigh era una bellissima attrice inglese, vincitrice di due oscar, moglie di Sir Laurence Olivier.  

Come capita talvolta a qualche attore il suo viso e la sua fama sono indissolubilmente legati ad un personaggio interpretato, in questo caso Rossella O’Hara, protagonista del film Via col vento, del 1939.

I film che ha girato in seguito, l’altro Oscar vinto, la sua vita, sono sempre stati offuscati da questa realtà: lei era Rossella.

Io di lei so quello che ho letto, che soffriva di disturbo bipolare, che si è ammalata di tubercolosi fino a morirne a soli 53 anni, che Laurence Olivier la amava molto ma l’ha lasciata dopo quasi 30 anni…

So anche qualcosina di più particolare.  
Loro due amavano il lago di Garda e soggiornavano spesso nella locanda di Punta San Vigilio, che domina la Baia delle Sirene.
Un luogo magico e non alla portata di tutti, dove mi è facile immaginarli come in una cartolina ingiallita dal tempo.

Così, come ho detto, leggendo di lei ho subito pensato a Via col vento.

Credo di aver letto il libro e le sue oltre 1000 pagine a 12 o 13 anni. 
Una edizione Mondadori tutta rovinata del 1940, che conservo ancora gelosamente.
L’ho riletto varie volte, per intero o a pezzi.
Magari solo i punti salienti: l’assedio di Atlanta o il lungo inverno a Tara, per esempio.

Il film l’ho visto con mia madre appena finito di leggere il libro.
Ricordo ancora il cinema di periferia dove siamo andate prendendo due autobus.
Ma che spettacolo!

L’ho visto e rivisto.
Per esempio a 16 anni, durante lo scambio studentesco a Monaco di Baviera, me lo sono sciroppato in tedesco, oppure a 20 anni, a Londra, nella magnifica versione originale.

E poi ogni volta che passa in televisione gli do una sbirciata, o di più, se non c’è mio marito…

Che dire? E’ una storia bellissima.  

C’è tutto: l’amore, la guerra, il crollo dei miti, la forza delle donne, le meschinità e gli atti di coraggio, la nobiltà d’animo inaspettata, il punto di vista sudista, lo smarrimento nel ritrovarsi a vivere senza più punti di riferimento.

Nel libro c’è spazio per ogni personaggio, anche il più secondario. 
Realtà che sarebbero rimaste sconosciute se Margaret Mitchell non le avesse descritte con tanta precisione e sensibilità: la tenutaria del bordello, il medico di famiglia, il contadino reduce dal fronte, i “negri di casa” e quelli dei campi.
La guerra di secessione ed i suoi effetti da ogni prospettiva.

Nel film qualcosa per forza è tagliato, ma di più, onestamente, non si poteva fare.

Rossella è perfetta. Solo un piccolo dettaglio è sbagliato: i suoi mitici occhi verdi, più volte descritti dall’autrice, sono azzurri nella versione cinematografica.

Ma per il resto Vivien Leigh ha incarnato perfettamente la protagonista:  tenace e stupida, materiale, cinica, invaghita dell’uomo sbagliato, pratica e contraddittoria.  

Una capace di rimboccarsi le maniche e salvare la sua famiglia e la sua terra senza farsi il minimo scrupolo, anestetizzando qualsiasi altro sentimento.

Un mulo con i finimenti da cavallo, come le dice la cara Mammy, che la adorava ma l’aveva inquadrata fin da subito.

Non le ho mai perdonato di non aver capito prima che Rhett era l’uomo perfetto per lei.  

D’altra parte il libro si sarebbe risolto nelle prime 50 pagine e intere generazioni di donne sognanti avrebbero perso questa pietra miliare della letteratura romantica…

E comunque io sono sempre stata convinta che Rhett dopo averla fatta stare sulle spine per un po’ come si merita, ritorna.
Certo che ritorna, ci mancherebbe!
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5 commenti:

  1. Che bello questo post ! E la locanda ... adesso vado cercarla ALMENO su internet per vederla. Lo sai che la scrittrice dopo Via col Vento non ha mai più scritto nulla? Niente, neanche una novella. Ha passato il resto dellavitaa rispondere a tutte le lettere che le lettrici le scrivevano !

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    1. Sapevo, sapevo.... So tutto di Via col vento! E...vergogna delle vergogne mi sono letta anche i sequel scritti da altri, ovviamente odiandoli.

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  2. ma... il mio commento è sparito? :(

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  3. Anche il mio proseguo oltre il finale del film vedeva i due protagonisti ancora insieme, non poteva essere diversamente.

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  4. Guarda Annalisa già mi stavi simpatica, ma dopo avermi parlato di" Via col vento" , permettimi , ti amo alla follia!
    Perchè per me questo romanzo , e i personaggi a lui connessi, sono stati la Bibbia della mia vita.
    Ereditato da mio padre, fervente lettore, ho portato questo ingombrante romanzo più volte rilegato, e sottolineato in vari punti , dappertutto, come dovesse veramente essere un pezzo di Bibbia da leggere prima di dormire.
    Adoro il romanzo, la pellicola, gli insuperabili attori , tutto e di più.
    Nella vita reale Vivien purtroppo per superare la sorpresa dell'omosessulaità di Laurence si era data anche all'alcool e è stata una triste scoperta per me, che seguo ancora e sempre questo film, che resta indissolubile nel mio cuore e nella mia mente!
    A ognuno le sue debolezze!++++++

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